10/09/2009

Concertare, concertare...ci sono sindacati che fanno il loro mestiere e altri no...

Ruth è una delle cameriere dell'Hilton di Milano che l'azienda ha deciso di licenziare dopo molti anni di servizio e professionalità. Vale la pena sentire dalla sua viva voce le difficoltà di un lavoratore che vuole lottare nel suo posto di lavoro e che si trova la strada sbarrata da un sindacato concertativo.
La Hilton non è in crisi, ma ha semplicemente pensato di esternalizzare delle lavoratrici ad aziende e cooperative a cui subappaltare lo stesso identico lavoro. In altre parole, all'azienda servono queste lavoratrici e la loro esperienza, ma le vuole "usa e getta", con contratti temporanei e senza garanzie contributive e salariali. Appena saputo dell'apertura della procedura di mobilità, Ruth ha chiesto al sindacalista della RSU (CGIL) che cosa si poteva fare per opporsi a tale decisione. Con sua sorpresa, si è sentita rispondere che non c'era niente da fare, se non andare al tavolo e trattare con l'azienda le condizioni dell'esternalizzazione. E' stata scoraggiata dall'idea di organizzare uno sciopero e qualsiasi forma di lotta. La sua sfiducia nei confronti del sindacato è cresciuta fino al punto di non volerne più sentir parlare. Poi, per caso, è entrata in contatto con la CUB e ha trovato un sindacato che l'ha sostenuta nella sua voglia di lottare di fronte all'arroganza della dirigenza Hilton. Come dice Ruth "abbiamo fatto sciopero e ne faremo altri. Ora per me la priorità è fare di tutto per difendere il mio lavoro e la mia dignità".